ASTEROIDI ESADECAFONICI

Duo chitarristico composto da Fabrizio Fulvio Fausto Fiale (Palestrina) e Fiorenzo Vicari (Genazzano), fautori di una psichedelia con venature di metallo pesante in chiave microtonale.

Fabrizio Fulvio Fausto Fiale, nato nel 1973, inizia da bambino a suonare il pianoforte (su questo strumento si diplomerà nel '98), da adolescente scopre la chitarra ed inizia a suonare la batteria, suonando con svariate formazioni dal vivo ed in seguito come solista, "cantautore paranoico-delirante", accompagnato dalla "cd player virtual band", con costumi e videoproiezioni. Basso nel Coro Polifonico "città del Palestrina", insegnante di batteria e di pianoforte, nell'estate del 2000 rimane affascinato da uno strumento innovativo: il Semantic di Alain Danielou, basato su una scala che non corrisponde al sistema temperato di dodici note. Da lì in poi inizia a sperimentare con quarti di tono ed altri temperamenti, arrivando nel 2004, dopo una visita fortuita al sito web di Armodue, a prediligere la suddivisione dell'ottava in sedici parti uguali (tre ottavi di tono).

Fiorenzo Vicari, anch'egli classe 1973, abile falegname e musicista, con svariate esperienze di musica in strada e di jam sessions, incrocia il cammino di Fiale nel 2005 (e suona in venti dei più di duecentento dischi autoprodotti da FFFF). Appassionandosi anche lui al mondo delle sedici note, modifica la tastiera della propria chitarra secondo le misure dell'esadecafonia (ogni tre tasti di una chitarra "normale", ve ne sono quattro), facendo lo stesso su altre due chitarre elettriche: nascono così, nella primavera del 2012, gli Asteroidi Esadecafonici.

Asteroidi, perché siamo tutti frammenti di un qualcosa di preesistente, perché l'uomo, ogni persona, ha rade reminiscenze di una sapienza antica, quasi come fossero frammenti di un pianeta esploso in passato. Esadecafonici, perché si utilizza esclusivamente il temperamento a sedici note per ottava, anche come tentativo di smarcamento dalla "matrix" musicale occidentale nella quale la stagnazione emotiva dei "soliti accordi" sta assopendo sempre più la coscienza collettiva.

(Per il profano: le note utilizzate in occidente sono, da qualche secolo, dodici, le "classiche" sette dei tasti bianchi del pianoforte, più i cinque "semitoni"/tasti neri. Nell'antica Grecia, in India, nei paesi arabi, si usano sistemi con molte più note; nell'isola di Bali invece meno note, ma completamente differenti)
PROSSIMI CONCERTI:
venerdì 22 giugno 2012, Roma
giovedì 5 luglio 2012, Palestrina
domenica 8 luglio, Roma