Questo CD e' nato quasi per gioco da improvvisazioni registrate verso la fine del 2000 nella villa di Zagarolo ove viveva Alain Danielau, famoso etnomusicologo ed indianista, ideatore tra l'altro dello strumento che ivi suono: il Semantic. Tale strumento differisce da un "normale" sintetizzatore per non essere basato sulla scala temperata di dodici suoni, ma su intervalli microtonali basati su potenze di 2, 3 e 5. Per renderlo piu' semplice da suonare Alain Danielau decise di utilizzare "solo" 36 dei 53 suoni della scala che porta il suo nome. Mi apparvero subito evidenti le potenzialita' di uno strumento nel quale i rapporti tra le note non sono basati su numeri irrazionali, artificiali, ma su frazioni di numeri semplici, in special modo per quanto riguarda la "potenza d'impatto" emotiva e su tutte le sfere dell'essere in generale. Nonostante io sia ancora troppo ancorato al cromatismo di 12 suoni, ho accolto entusiasta la sfida che il nuovo strumento mi poneva. Nel breve ma prezioso tempo che ho interagito con il Semantic (del quale ringrazio vivamente monsieur Jacques Cloarec), ho potuto comporre un breve brano, quasi uno studio di tecnica (il primo del disco) e preso appunti su cassetta, quelli che ora formano il "corpo" del CD, "inaspettato" anche da me, dove il suono non e' per niente curato, ci sono errori sparsi qua e la', ma dove l'importante...